Lee "Faker" Sang-hyeok non è solo un giocatore, è un'istituzione. Dal suo debutto nel 2013, ha:
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ha vinto quattro campionati del mondo (2013, 2015, 2016, 2023)
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Ha conquistato diversi titoli LCK
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Ha ottenuto una medaglia d'oro ai Giochi asiatici del 2022
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Ha raggiunto le 100 vittorie ai Mondiali, un record ineguagliato da qualsiasi altro giocatore.
La sua carriera è durata oltre un decennio, un'impresa quasi inaudita negli esports, dove il burnout e il declino meccanico spesso costringono al ritiro anticipato. Faker ha sfidato questa tendenza, mantenendo prestazioni d'élite ed evolvendo al contempo il suo stile di gioco e la sua leadership.
Un cambiamento di mentalità: Dai trofei alla gioia
In una recente conferenza stampa in vista della finale dei Mondiali 2024, Faker ha rivelato un cambiamento nella sua filosofia personale: "Prima giocavo solo per vincere", ha detto, "ma oggi il mio obiettivo è divertirmi e portare gioia ai tifosi".
Questo cambiamento di mentalità è significativo. Suggerisce che, pur essendo ancora ferocemente competitivo, sta abbracciando anche gli aspetti emotivi e comunitari del gioco. È un segno di maturità e forse un sottile riconoscimento del fatto che la fine dei suoi giorni da giocatore, pur non essendo imminente, non è più impensabile.
Cosa ha detto Faker a proposito del suo ritiro
Nonostante le voci, Faker è stato inequivocabile: non si ritirerà presto.
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Nel 2023, dopo aver vinto il suo quarto titolo mondiale, ha dichiarato: "Sono sotto contratto, continuerò a lavorare al T1".
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Nel 2024 ha ribadito che anche se avesse vinto di nuovo i Mondiali, avrebbe continuato a gareggiare.
Ha sottolineato che sta ancora imparando e crescendo, definendo la sua carriera "una rara opportunità per un essere umano". Questo tipo di linguaggio non fa pensare a una persona pronta ad andarsene.
Perché le voci persistono
Se Faker è stato così chiaro, perché continuano a emergere voci sul suo ritiro? Per alcuni motivi:
1. La longevità negli sport è rara
La maggior parte dei giocatori professionisti si ritira tra i 20 e i 25 anni. Faker ha 28 anni, un'età che in termini di sport è praticamente antica.
2. Preoccupazioni per gli infortuni
Nel 2023, Faker si è preso una pausa durante l'LCK Summer Split per recuperare da un infortunio al polso. Durante la sua assenza, il T1 ha faticato e le speculazioni sul suo futuro si sono intensificate.
3. Chiusura narrativa
La storia di Faker è così mitica che i fan e gli analisti sono costantemente alla ricerca del finale perfetto. Un quinto titolo mondiale? Un ritiro al top? È il tipo di arco narrativo che renderebbe leggendario il finale.
Cosa significherebbe il ritiro di Faker?
Se Faker si ritirasse, l'impatto sarebbe sismico, non solo per il T1, ma per l'intero ecosistema di League of Legends.
Per il T1:
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Perderebbero non solo un giocatore famoso, ma anche un simbolo del loro marchio.
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La sua leadership e la sua esperienza sarebbero quasi impossibili da sostituire.
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La fanbase globale della squadra potrebbe ridursi senza la sua presenza.
Per la scena globale:
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Inizierebbe una nuova era, con stelle più giovani come Knight, Chovy e Scout che si affacciano alla ribalta.
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La LCK perderebbe la sua figura più iconica
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Riot Games dovrebbe ricalibrare il suo marketing, spesso incentrato sull'eredità di Faker.
Per la cultura degli sport:
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Il ritiro di Faker segnerebbe la fine della prima vera "era della carriera" negli esports.
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solleverebbe domande sulla longevità, sulla salute dei giocatori e sulle opportunità post-pensionamento
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Potrebbe ispirare sistemi di supporto più strutturati per i professionisti che invecchiano.
Cosa succederà a Faker?
L'attuale contratto di Faker con T1 scade nel 2025 e non mostra segni di rallentamento. Anzi, sembra rinvigorito dai suoi recenti successi e dal sostegno della sua famiglia, che lo ha accompagnato alla finale mondiale del 2024.
Ha anche espresso il suo interesse per il mentoring e l'imprenditoria, essendo già diventato proprietario della T1. Che si dedichi all'allenamento, alla gestione o a qualcosa di completamente diverso, è chiaro che l'influenza di Faker persisterà anche dopo il suo ritiro.
Pensieri finali: Il centro immortale
Il possibile ritiro di Faker non è solo una storia di sport, è un momento culturale. È il volto di un'intera generazione di giocatori, un simbolo di eccellenza e un promemoria del fatto che la grandezza può essere sia duratura che in evoluzione.
Ma per ora, l'imprendibile Re Demone rimane solo tale: imprendibile. E finché sarà sulla Rift, il mondo ci guarderà.